L'approfondimento economico

“Deve essere contemporaneamente direttore generale, amministrativo, esperto di ricerche di mercato, farsi pubblicità. Ma le associazioni lo aiutano”

Il piccolo imprenditore, un manager polifunzionale

Prof. Piero Cenerini
Prof. Piero Cenerini Dottore commercialista Docente di Economia aziendale

Il concetto di imprenditore è, prima che un concetto di diritto, un concetto della economia. L'imprenditore è colui che gestisce una impresa di medie e grandi dimensioni, assumendone il rischio, combinando beni e persone al fine di ottenere il profitto.

Il piccolo imprenditore è colui che gestisce una impresa di piccole dimensioni. Sono piccoli imprenditori secondo l'art. 2083 del codice civile “i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano una attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia”. Anche questo soggetto assume il rischio di impresa e dalla sua attività si aspetta il profitto.

L'imprenditore, quindi, non chiamiamolo grande imprenditore perché i giuristi, i magistrati, i notai non capirebbero in quanto il codice civile li chiama semplicemente imprenditori.

L'argomento di questo articolo è il piccolo imprenditore ma non posso parlare di lui se prima non ho parlato dell'imprenditore (quello non piccolo!) perché per entrambi le funzioni che svolgono sono praticamente, come vedremo, le stesse.

Esaminiamo prima le funzioni dell'imprenditore perché le funzioni che svolge sono più evidenti rispetto alla sofferta managerialità del piccolo imprenditore.

Per capire meglio metto a confronto una grande impresa con una piccolissima impresa. Nella grande impresa con un elevato numero di dipendenti ed un fatturato a sei cifre l'imprenditore tira le fila di una serie di dirigenti:
- direttore generale (è l'allenatore della squadra di dirigenti: se sbaglia si cambia)
- segreteria di direzione (cinquantenne, intelligente, efficiente)
- capo ufficio tecnico (pensiamo agli ingegneri della Ferrari)
- direttore amministrativo: contabilità, budget (cioè bilancio preventivo, budgetary control, bilancio consuntivo, politica finanziaria, rapporti con le banche)
- direttore dell'ufficio personale
- ufficio comunicazione (in genere un giornalista)
- marketing
- pubblicità
- public relations
- human relations (la befana ai bambini dei dipendenti)
- capo centro elaborazione dati
- ecc.

Ed ora prendiamo un piccolo imprenditore che, per meglio capire il suo stato d'animo e la sua umanità immaginiamo che sia titolare di una piccolissima impresa.

Mi viene in mente ”l'omino“ (non è offensivo: di fatto è un grande!) che davanti alle chiese, nelle piazze, nelle sagre vende i palloncini e quei tubi che abilmente contorce creando vari tipi di animali.

Ma questa è una azienda? Ma certo che è una azienda: un seggiolino che si chiude, il magazzino di palloncini gonfiabili, una bombola di gas leggero e non infiammabile.

Il nostro piccolo imprenditore rischia di perdere i suoi pochi beni e soprattutto il suo posto di lavoro. Deve aver fatto una serie di master alla Bocconi perché è il direttore generale, svolge funzioni di segreteria, sa magnificamente creare degli animaletti (è un tecnico provetto), è il direttore amministrativo (le entrate nella tasca destra del grembiule, le uscite nella tasca sinistra), è esperto di ricerche di mercato (si informa sulle date delle sagre, sulle date delle feste del patrono), si fa pubblicità (“tre palloncini si pagano due”), conosce le human relations: al bimbo che sfugge un palloncino ne regala un altro!

Il dover svolgere tante funzioni gli dà ansia. E' incerto, dubbioso, soffre perché percepisce che non sempre riesce ad accontentare i clienti.

Ha bisogno di aiuto, ma non può ovviamente assumere dirigenti, costerebbero troppo! Si rivolge allora ad una associazione che diventa per lui indispensabile. L'impiegato capisce il dramma del nostro piccolo imprenditore e lo aiuta perché si è specializzato a dividersi fra tanti personaggi come il suo interlocutore e capisce che deve essere per lui oltre che un amico il tanto sognato dirigente della sua piccola impresa. Le associazioni si sono organizzate e da tempo hanno costituito società collaterali che forniscono, soprattutto ai piccoli imprenditori, nuove opportunità di conoscenze imprenditoriali e cooperative di garanzia che facilitano il loro accesso al credito.